La scadenza della revisione auto è un aspetto che molti dimenticano con il passare del tempo. Per non rischiare di trovarsi a circolare con la revisione scaduta è bene sapere entro quando si fa. Attenzione perché il termine per il controllo dei veicoli non è paragonabile a quello del bollo auto, come spesso si crede, e non è neanche fisso ma varia. In base alla data in cui è stato immatricolato il veicolo e alla sua tipologia o destinazione d’uso, infatti, questo verrà sottoposto a revisione con un intervallo che può variare da quattro a un anno:

Ogni quanto fare la revisione auto?

In linea generale, la revisione può avvenire ogni quattro anni dopo la prima immatricolazione, successivamente dopo due anni dall’ultima revisione mentre i veicoli soggetti a categorie particolari dovranno farla con scadenza annuale. Ma andiamo a vedere le varie scadenze nel dettaglio.

In caso di autovetture, autocaravan, motocicli, ciclomotori, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o a uso speciale di massa compleassiva non superiore alle 3,5 T, la prima revisione bisogna svolgerla tassativamente dopo quattro anni dalla prima immatricolazione ed entro lo stesso mese in cui fu rilasciata la carta di circolazione. In questo caso, quindi, è estremamente facile fare il calcolo della scadenza della revisione auto perchè basta leggere la data sul libretto. Per tutti gli altri veicoli basta rivolgersi ad un centro di revisione oppure calcolarla online in pochi secondi.

I controlli successivi devono essere effettuati invece con cadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.

Attenzione alla scadenza della revisione auto dopo il primo controllo

Ricordate che, passati i primi 4 anni, non vale più la data del rilascio della carta di circolazione ma si dovrà sempre far riferimento alla data dell’ultima revisione superata con esito positivo. Molti si chiedono qual’è il livello di tolleranza per la revisione scaduta e, a parte casi particolari, questa è praticamente zero!

La revisione diventa obbligatoria per i veicoli adibiti al servizio taxi, al noleggio con conducente, per tutti gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus e le autoambulanze.